QUANDO LE ROCCE RACCONTANO
Latomia dei cappuccini di Siracusa. Un luogo ricco di storia
La latomia dei cappuccini è la più antica fra quelle di Siracusa, oltre alle tracce dell’attività umana essa presenta anche i segni della forza della natura che conferiscono a questo luogo un aspetto esotico, quasi magico, che lascia libero sfogo alla fantasia.
LA STORIA
Collocata al confine orientale della città, la Latomia, il cui nome deriva dalla sua originaria funzione di cava per l’estrazione della pietra, fornì per secoli il materiale da costruzione alla città di Siracusa, di cui rappresenta una delle testimonianze più particolari della sua storia millenaria.
Grazie alla sua profondità e alla sua folta vegetazione che la rendeva inaccessibile, all’epoca dei grandi tiranni divenne una vera e propria prigione di guerra, per poi trasformarsi, nel corso dei secoli, in un luogo di culto.
Sono tutt’oggi visibili, in diverse aree della Latomia dei Cappuccini di Siracusa, numerose grotte e ipogei funerari che testimoniano la vita di questo luogo anche come necropoli pagana e cimitero cristiano.
LA FLORA
Agli inizi del XIX secolo, lo storico e archeologo Giuseppe Maria Capodieci ci dà testimonianza di quando la latomia fu donata dall’Università di Siracusa ai Frati Cappuccini (1582), i quali costruirono un convento fortificato sopra di essa mentre, al suo interno, organizzarono un vasto orto dalla vegetazione florida e rigogliosa. Quest’ultima ha un’importanza particolare dovuta, non tanto alla rarità delle specie, quanto al notevole sviluppo apicale raggiunto dalle piante alla ricerca del sole, poco presente in diverse ore del giorno che le fa estendere fino a 20-30 metri di altezza. Dell’antico impianto rimangono ancora gli ultracentenari Pioppi, immortalati nelle stampe dei viaggiatori stranieri, come ad esempio quelle dei numerosi pittori e incisori del Grand Tour, primo fra tutti Jean-Pierre Houel, il quale non mancò di esprimere il suo giudizio ammirato nei confronti di questo elegante giardino storico: “i luoghi di Siracusa che più affascinano sono le latomie”.
Nel 1866, in seguito alla legge sulla confisca dei Beni Ecclesiastici, la latomia divenne proprietà demaniale e da allora appartiene al Comune di Siracusa.
LA STRUTTURA
Percorrendo i sentieri di questo luogo, il visitatore ha la sensazione di immergersi in uno scenario di indubbia bellezza: in esso infatti si possono ammirare imponenti pilasti di pietra che sorreggono enormi blocchi di roccia; misteriose grotte dal fascino arcano e dalle quali sono stati ricavati dei perfetti teatri naturali. In numerose di esse si rintraccia ancora la presenza di alcuni pozzi e cisterne che i frati cappuccini utilizzavano per irrigare il giardino. Le pareti di roccia calcarea offrono alla vista segni tangibili e testimonianze delle tecniche estrazione della bianca pietra di Siracusa. Infine, al centro di questo immenso parco naturale si incontrano due grandi piloni di roccia; uno di essi ha la curiosa forma a testa di coccodrillo dalle mandibole spalancate.
IL TEATRO NATURALE
Fino agli anni ’70 la Latomia dei Cappuccini di Siracusa è stata una delle attrazioni cittadine in cui si potevano trascorrere serate d’intrattenimento con manifestazioni che si svolgevano nel suggestivo spazio denominato “Teatro di Verdura”. Era usanza, infatti, che gli attori impegnati negli Spettacoli Classici del Teatro Greco, dedicassero alcune performance nel teatro della Latomia, che ha visto pertanto recitare Vittorio Gasmann, Elena Zareschi, Annibale Ninchi e tanti altri.
Attualmente non fruibile per lavori di manutenzione